Mercoledì 30 luglio alle ore 21:00 il Teatro Romano di Terracina ospita per la seconda estate Sally Cangiano con il suo “SOLO Project”, il progetto musicale nato nel 2010 che lo ha reso noto: un concerto da solista che si trasforma in uno spettacolo totale, ad “effetto band”, coinvolgente sul piano sonoro e visivo grazie all’utilizzo creativo di voce, chitarra, corpo e di oggetti reinventati come strumenti.
L’evento è a ingresso gratuito. La prenotazione è obbligatoria (tel. 0773.359346 / 335.1659813, info@fondazioneterracina.it) e i posti non prenotati vengono assegnati fino ad esaurimento. Il musicista campano fa della sua chitarra Yamaha AEX 500 N la vera protagonista dell’esibizione, anche grazie all’aggiunta allo strumento di sei corde speciali: due di basso, accordate un’ottava sotto, due di nylon e due di metallo per suoni che spaziano dal basso alla chitarra elettrica. Grazie ad alcune "loop machines", poi, Cangiano sovrappone linee di basso e armonie ritmiche, ottenute attraverso la percussione della chitarra, dotata di un rullante, e di oggetti comuni, come una spazzola da scarpe.
Non mancano sonorità che riecheggiano gli strumenti a fiato, altra grande passione del musicista. Su questa base, Cangiano sorprende il pubblico cantando e suonando assoli sempre improvvisati, dagli arrangiamenti freschi e dinamici: il repertorio è eclettico, tra brani originali e reinterpretazioni di pezzi iconici della musica italiana e internazionale, con un'attenzione particolare al repertorio contemporaneo pop, rock, blues, world music e al cantautorato italiano, inclusa la scena del "Neapolitan Power".
Autodidatta, esperto di musicoterapia e cantautorato, Sally Cangiano ha calcato alcuni tra i migliori palchi jazz di Bologna e Roma, ha vinto il premio della critica al Festival di Napoli con il brano “Terè” (2021) e ha all’attivo collaborazioni prestigiose: tra queste, quelle con i Sud Express di Franco Del Prete, con Enzo Gragnianiello e Tony Esposito per l’album “La Chiave”, e inoltre con Ernesto Vitolo, Joe Amoruso, Monica Sarnelli e Nello Daniele.
Fin da bambino, nella piccola Piedimonte Matese in cui è nato, è introdotto dal padre radioamatore all’amore per la chitarra - una Gibson ES 175 - e per i vinili. La sua curiosità è onnivora, da Raffaella Carrà a John Coltrane, ma è l’album "Offramp" del Pat Metheny Group a ispirarlo per sempre, seguìto dai chitarristi George Benson, Wes Montgomery e Joe Pass, e dal pianista Bill Evans. Autore del cd di musicoterapia “Strada del ritorno”, è fondatore dell’associazione MusicaMente per bambini svantaggiati ed è reduce dalla pubblicazione nel 2024 del primo album cantautorale "Quanta strada” (Bobo Records).
Il musicista reputa i concerti e le collaborazioni la sua palestra:
A Bologna - ricorda - il sassofonista Paul Jeffrey salì sul palco senza chiamare le melodie, e modulando ogni ritornello di una terza minore. Valse più di cinque anni di studio al Berklee di Boston.
In Cangiano l’abilità tecnica è fonte di stupore e intrattenimento, ma anche linguaggio dell’animo:
Ci vogliono le emozioni, e lo studio della musicoterapia mi ha fatto comprendere alcuni parametri musicali capaci di crearle.
Dal 2023, Cangiano promuove nelle scuole un progetto sulla musica di Pino Daniele, in collaborazione con le associazioni Santa Sofia di Benevento e Napoli Capitale Europea della Musica.