E’ trascorso inutilmente un ulteriore anno da quel febbraio del 2017 data in cui , per l’ennesima volta noi dello SPI/CGIL Lega di Terracina-Fondi, evidenziammo una serie di carenze circa la vivibilità della nostra città per gli anziani ma, la realtà è sotto gli occhi di tutti, nulla è cambiato anzi……qualcosa è addirittura peggiorato.
Ma ripartiamo da dove eravamo rimasti.
La cosa che maggiormente ci preoccupa è che in questa campagna elettorale terracinese, stracolma di “promesse da marinaio” , non si concede la dovuta attenzione degli over 65 se non per chiedere loro voti. Eppure l’ ISTAT ci dice, riferendosi alla nostra città, che quel famoso indice nell’anno 2016 era pari al 179,2 mentre nel 2017 ha raggiunto il 182,2 .Ciò sta a significare che per ogni 100 giovani con età pari od inferiore a 14 anni ci sono esattamente 182,2 over 65. Se a tutto ciò aggiungiamo che la natalità è quasi zero e che l’aspettativa di vita aumenta la situazione tra qualche anno per Terracina sarà drammatica vista l’ assenza di una politica sociale degna di questo nome. Non abbiamo sentito o letto in nessun programma elettorale affrontare con la dovuta responsabilità detta situazione considerando le drammatiche situazioni socioeconomiche che ci si presenteranno davanti. Solo e soltanto slogan per raccattare qualche consenso in più.
Ma andiamo con ordine e, con grande senso di responsabilità e con lo spirito costruttivo che ci ha sempre contraddistinto, ritorniamo sulle cose a tutt’oggi rimaste inattuate.
Per quel che concerne i trasporti, punto importante per muoversi agevolmente in città, non riscontriamo nessun miglioramento rispetto agli anni precedenti circa l’accessibilità dei mezzi, la loro frequenza, la comodità, le condizioni delle fermate, l’informazione sul loro utilizzo ed una vera sostenibilità economica. Per non parlare delle buche stradali e di una scarsa od addirittura assenza di illuminazione su alcune zone della città . La sicurezza la si ottiene con i fatti e non a parole. Inoltre il Polo Trasporti che, come promesso sei anni orsono alla sua inaugurazione, avrebbe dovuto rappresentare l’inizio della “rivoluzione terracinese” versa in uno stato pietoso da “quarto mondo” senza un bagno, una fontanella, carente di ogni e qualsiasi informazione accessibile a tutti i cittadini ma principalmente agli over 65. Solo e soltanto una precaria sala di attesa, peraltro neanche segnalata con due panche all’interno, frutto di un sollecito fatto da noi dello SPI/CGIL Lega di Terracina in un incontro alla Regione Lazio e di successivi altri due confronti con l’Amministrazione Comunale. Per il resto molta buona volontà ma…..il buio più totale.
Passiamo all’ambiente .Come tutti possono toccare con mano i marciapiedi sono impraticabili per tutti, immaginiamo per gli anziani e portatori di handicap, e rappresentano un serio pericolo da un punto di vista fisico che psicologico.
Assunto che con l’avanzare dell’età si subisce un deterioramento delle capacità audiovisive denunciamo con fermezza e per l’ennesima volta l’assenza e la fatiscenza della segnaletica stradale e si assiste costantemente all’occupazione di marciapiedi con una serie infinita di ostacoli che ne limitano, o per meglio dire ne vietano, l’accessibilità. Per non parlare di bagni pubblici e fontanelle completamente assenti.
In termini di sicurezza e legalità la mancanza di una costante presenza delle Forze dell’Ordine in primis della Polizia Municipale. Basterebbe girare per la nostra città per rendersene conto.
Nulla si muove anche sul versante delle politiche abitative laddove riscontriamo in tantissimi casi la fatiscenza e la pericolosità di case occupate da anziani. Avevamo chiesto all’Amministrazione Comunale agevolazioni fiscali, un’assistenza finanziaria od in alternativa dei servizi di manutenzione a costi adeguati per coloro la cui situazione economica in questi anni si è fatta difficile ma davanti a ciò…..il nulla. Non occorre altro cemento bensì un’attenta e puntuale gestione di questo fenomeno.
Non di minore importanza l’inclusione sociale di tantissimi anziani che aumenterebbe la loro autostima se fossero coinvolti in attività di svago e culturali. Pensare al futuro potrebbe essere individuare sedi appropriate ed idonee che permettano scambi in tal senso tra cittadini di città, età e nazionalità diverse.
In una città a misura di anziano l’informazione dovrebbe essere di facile fruizione non solo con mezzi informatici, per i quali occorrerebbe istituire dei corsi ad hoc, bensì con incontri su tematiche precise inerenti la loro età.
Chiudiamo nella stessa maniera di un anno fa, visto che come detto in premessa nulla è mutato, affermando che ci piacerebbe vedere sempre più anziani non più agli “arresti domiciliari” ed auspichiamo che Terracina possa un giorno essere annoverata tra le città a misura di anziano anche se, continuando con questo immobilismo, sarà molto ma molto difficile.
Ci piacerebbe che anziché megaprogetti ,che non vedranno mai la loro attuazione, si lavorasse e si portassero a termine tanti piccoli progetti utili alla popolazione anziana e non solo.
Lino Bucci
Segretario Generale
SPI/CGIL LEGA TERRACINA-FONDI