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La sindaca di Terracina non deve dimettersi

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Sulla stampa locale abbiamo letto delle indagini giudiziarie che hanno coinvolto l’ex vicesindaco di Terracina, Pierpaolo Marcuzzi.

Prima di tutto, esprimiamo vicinanza e solidarietà al vicesindaco ed ai suoi familiari; in secondo luogo, nutriamo fiducia nella magistratura e l’indagine seguirà il suo corso.

Alcuni partiti di opposizione hanno chiesto le dimissioni della sindaca di Terracina.

Noi non condividiamo assolutamente tale idea: la sindaca deve portare avanti il proprio mandato.

Perché?

Perché si dovrà gestire il post di quella che tantissimi si ostinano a chiamare “pandemia”.

Ormai ne stiamo uscendo.

Come mai ne siamo così convinti?

Perché abbiamo letto le dichiarazioni di alcuni scienziati russi, nonché dello stesso presidente Putin.

Stando a tali scienziati, Omicron (esattamente come il nuovo coronavirus) è un prodotto di laboratorio: è stato preso il virus Sars-Cov2 originario, che ormai non circola più, gli sono state apportate alcune modifiche ed è stato diffuso.

Omicron ha due caratteristiche:

1) alta contagiosità;

2) bassa letalità.

L’obiettivo è arrivare all’immunità di gregge.

Ovviamente, ne stiamo uscendo a livello globale. A livello nazionale non dimentichiamo che il nostro Paese è governato da colui che nel 2015 chiuse i bancomat ai cittadini greci, per cui non è assolutamente da escludere che introduca l’obbligo di super green pass anche per prelevare denaro dai bancomat, sfruttando a fini politici un’emergenza che non è mai stata sanitaria ma che è stata fin dall’inizio politica.

Nel frattempo, però, il TAR Lazio ha bocciato il protocollo sanitario della tachipirina e della vigile attesa.

Il famoso protocollo di Speranza che non lascia speranza.

Il famoso protocollo degli omicidi di Stato.

Anche alla luce di tutto ciò, non riusciamo a comprendere l’accanimento delle sezioni locali di alcuni partiti contro sindaca ed ex vicesindaco di Terracina: ci sembra che siano avvenuti e stiano avvenendo fatti ben più gravi, sui quali quei partiti sono rimasti e restano assolutamente silenti.

Che cos’avrà mai fatto l’ex vicesindaco per meritarsi un tale accanimento? Non si è vaccinato? Non ha indossato la mascherina al supermercato? Ha espresso dubbi sulla... “scienza”? Francamente, non riusciamo proprio a capire quell’accanimento.

Tornando alla tachipirina, il TAR Lazio ha dimostrato che il tempo è galantuomo: emergerà tutto e, chissà, magari ci sarà anche un nuovo processo di Norimberga, nel quale ci auguriamo che gli imputati non abbiano... speranza.

Che cosa dovrebbe invece fare il Comune di Terracina per gestire il post “pandemia”?

Prima di tutto, dovrebbe stanziare quante più risorse finanziarie possibile per sostenere i lavoratori che hanno perso il lavoro a causa del green pass e per aiutare le tante piccole e medie imprese che sono state inesorabilmente colpite da chi ha adottato leggi, atti aventi forza di legge e provvedimenti amministrativi che avevano come principale finalità proprio quella di far fallire le piccole e medie imprese italiane a tutto vantaggio di multinazionali, banche, fondi d’investimento e speculatori vari.

In secondo luogo, come già da noi richiesto più di un anno e mezzo fa, il Comune di Terracina dovrebbe istituire una moneta locale parallela, sul modello del Sardex o di altri esempi simili.

In terzo luogo la sindaca, in quanto massima autorità sanitaria locale, dovrebbe convocare un tavolo di lavoro con tutti gli operatori della salute del territorio. A quel tavolo dovrebbe dire CHIARAMENTE che l’arricchimento sulla “pandemia” deve finire e che medici, infermieri, farmacisti, ecc. dovrebbero cominciare a lavorare ad altri business, per accontentare la loro irrefrenabile smania di adorare il dio denaro. Oltre a rispolverare i loro ricordi in merito ad un certo Ippocrate, il quale parlava di un “primo non nuocere” che fa a cazzotti col dio denaro.

Il Comune, pertanto, dovrebbe potenziare al massimo la rete di defibrillatori presente sul territorio per cercare di salvare la vita ai vaccinati – trasformati a loro insaputa in smartphone ambulanti con il cellulare ormai inserito al proprio interno – che avranno malori improvvisi. Il maggior numero possibile di cittadini dovrà essere in grado di utilizzare un defibrillatore e di applicare le manovre salvavita in caso di malori improvvisi.

Il Comune dovrebbe inoltre sguinzagliare sul territorio la Polizia Municipale – oltre a coinvolgere tutte le altre forze dell’ordine – per cercare quanto meno di ridurre gli incidenti stradali provocati dai malori improvvisi dei vaccinati.

Dovrà convocare tutti i rappresentanti delle società ed associazioni sportive del territorio, perché la proteina spike che i vaccini fanno creare al corpo umano produce i suoi effetti più deleteri proprio sugli sportivi, sotto forma di miocarditi e pericarditi. I tantissimi calciatori ed atleti che crollano in campo ne sono la dimostrazione.

Dovrà essere poi istituito un serio ed efficiente servizio comunale di farmacovigilanza attiva non solo per i vaccini Covid, ma anche per i vaccini pediatrici e per i vaccini anti-influenzali.

Si dovrà attuare una campagna informativa su come segnalare gli effetti collaterali dei farmaci sperimentali anti-Covid volgarmente definiti “vaccini”, previa illustrazione di quelli che sono i principali effetti avversi attualmente noti – a cominciare dal fatto che i vaccini anti-Covid non funzionano – sperando che non si manifestino effetti di medio-lungo periodo come purtroppo stanno già segnalando valentissimi scienziati in tutto il mondo.

Si dovrà promuovere l’esame del D-dimero per chi si è sottoposto a vaccinazione anti-Covid e si dovrà effettuare una campagna informativa sulle sostanze chelanti che consentono all’organismo di espellere dal proprio interno il vaccino anti-Covid.

Dovrà essere istituito un servizio di assistenza psicologica per gli individui che avranno terribili danni psicologici quando capiranno che quella del Covid è stata una narrazione completamente falsa, nonché un servizio di supporto psicologico per i parenti delle vittime degli effetti collaterali del vaccino anti-Covid.

La sindaca dovrebbe poi anche farsi promotrice di una mozione contro il green pass, da far approvare dal Consiglio comunale.

Inoltre, si dovrà far partire una campagna informativa, a cominciare dalle scuole di ogni ordine e grado, su come rafforzare il sistema immunitario, nonché un serio e duraturo programma di prevenzione a tutti i livelli. Per intenderci, prevenzione degli incidenti stradali, degli incidenti domestici, degli incidenti sul lavoro, dei tumori, delle malattie croniche, delle malattie cardiovascolari, delle malattie da inquinamento elettromagnetico, ecc., ecc.

Un lavoro impressionante per un ente locale, che non potrebbe mai e poi mai attuare con la massima celerità possibile un commissario straordinario che si dovrebbe occupare, notoriamente, solo ed esclusivamente dell’amministrazione ordinaria (ma anche su quest’ultima affermazione abbiamo cominciato a nutrire seri dubbi e a ritenere che sia una di quelle classiche “frasi fatte” che infarciscono i manuali di diritto, come ad esempio la famosa frase sulla “Costituzione più bella del mondo” che tantissimi presunti uomini di Stato hanno calpestato ripetutamente negli ultimi due anni).

Si comportano pertanto da irresponsabili quelle forze politiche che hanno chiesto le dimissioni della sindaca di Terracina.

Ma tali forze politiche non ci hanno minimamente sorpreso, avendo noi osservato con quale irresponsabilità hanno gestito a livello nazionale l’emergenza Covid.

Alla proposta di dimissioni della sindaca, pertanto, il Terracina Social Forum risponde con un secco ed inesorabile NO.

Il presente comunicato stampa sarà inviato a tutti gli organi di stampa locali, nella piena consapevolezza che non sarà pubblicato, salvo lodevoli eccezioni, dato che la stampa locale viene foraggiata dal governo per diffondere la narrazione ufficiale sul Covid. Le lodevoli eccezioni sono proprio quelle testate che hanno rifiutato le elargizioni governative.

Gentile sindaca, resti dov’è ed attui con la massima solerzia e determinazione possibile le iniziative da mettere in campo per gestire il post “pandemia”.

GRAZIE.

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