Oggi ci siamo imbattuti in questa notizia: www.latinaquotidiano.it/no-autostrada-roma-latina-ziccheri-pontina-tra-le-strade-piu-pericolose.
Il deputato leghista Zicchieri segnala che la SS 148 Pontina è una delle strade più pericolose d’Italia.
Sorgono spontanee alcune domande.
1) L’autostrada Roma-Latina garantirebbe maggiore sicurezza?
2) Se le gare servono a valutare anche la sicurezza delle arterie stradali da realizzare, il fatto che la gara sia stata annullata in sede giudiziaria depone a favore di una maggiore sicurezza dell’autostrada Roma-Latina?
3) Se la SS 148 Pontina è così pericolosa, perché non la si mette SUBITO in sicurezza, anziché aspettare la realizzazione di un’autostrada?
4) Se la SS 148 Pontina è così pericolosa per la vita degli utenti che la percorrono, perché non la si mette in lockdown così come è stato fatto in occasione della diffusione sul territorio nazionale del nuovo coronavirus?
Chiudiamo con una considerazione: sorprende che un esponente della Lega ragioni in ottica da green economy.
Che cosa intendiamo?
Facciamo un esempio.
La casa in campagna ha un pozzo. Per portare l’acqua in casa il proprietario si serve di un secchio che però è pieno di buchi.
Che cosa farebbe un proprietario avveduto ed intelligente, riparerebbe il secchio, oppure ne comprerebbe un altro, magari anche più grande, però ugualmente pieno di buchi?
Quello appena descritto è il classico modo di ragionare di chi propina la green economy come la soluzione di tutti i mali: «Gli elettrodotti hanno perdite consistenti? Non c’è problema! Basta passare alle fonti d’energia rinnovabili».
Come potete vedere, serve urgentemente un nuovo ambientalismo, sganciato da queste logiche perverse legate alla green economy.
Ma altrettanto urgentemente serve una nuova Lega o, volendo allargare il discorso, una nuova politica impostata su basi completamente diverse.
E se proprio non si vuole porre in lockdown la SS 148 Pontina, quanto meno le si mettesse una mascherina all’imbocco.
FFP2, possibilmente.